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Viaggiare un mese con uno zaino da 26 litri

Backpacking
Lo leggi in 5 minuti

Come sono passata da una valigia di 20 chili durante il primo viaggio-studio in Inghilterra ai 26 litri di zaino nel mio ultimo viaggio backpacking (entrambi i viaggi sono durati circa un mese). Stanca di trascinarmi peso inutile da una tappa all’altra, ho cercato di ridurre al minimo le cose da portare con me durante i viaggi zaino in spalla, imparando un sacco di hacks utilissimi!

In questo articolo condivido la lista che utilizzo per un viaggio con zaino in spalla, della durata di un mese nella stagione estiva, e ciò che ho imparato per creare spazio e viaggiare portando solo 5-7 chili.

Tutto in 3 borse

Bagaglio per viaggi zaino in spalla

La possibilità di avere le mani libere è stata la motivazione principale che mi ha portato ad abbandonare il trolley per sempre! Avere più libertà di movimento mi ha permesso di essere più veloce e di preoccuparmi meno per eventuali scippi. Anche se finora non sono mai stata derubata in viaggio, l’idea di gestire un “pezzo non attaccato al mio corpo” mi mette nella condizione di dovermene preoccupare (e non ne ho voglia)!

Solitamente viaggio con 3 borse: uno zaino da 26 litri, un marsupio e uno zaino vintage comodissimo che posiziono davanti, se non ho più spazio all’interno dello zaino.

Lo zaino da 26 litri è un modello Freeride della Deuter acquistato nel 2014, totalmente inconsapevole delle sue potenzialità, dato che lo utilizzavo per i weekend fuori porta. I prodotti della Deuter non sono tra i più economici ma sono solidi e leggeri. Inoltre, grazie al supporto rigido e all’imbottitura sullo schienale, a spallacci, cinture e cinghie, lo zaino risulta molto comodo e il suo peso affrontabilissimo. L’unica cosa che potrebbe essere utile è qualche tasca esterna in più. In ogni caso, riacquisterei Deuter, dato che dopo 7 anni di maltrattamenti, lo zaino sembra ancora nuovo.

Il marsupio mi è comodo per tenere documenti, soldi e telefono. La regola sarebbe dividere le cose di valore in più punti, all’interno dei bagagli, ma temo di perderli (o dimenticarmene) più facilmente così. Eccetto una piccola somma di denaro, il resto rimane nel marsupio con me.

Lo zaino vintage è uno zaino in pelle triangolare della Canadian, acquistato in un mercatino per 2 euro. Posso piegarlo e inserirlo nello zaino oppure lo posiziono davanti, sopra il marsupio. È incredibile quanto ci possa stare in quello zainetto! Lo utilizzo per tenere ciò che può servirmi durante gli spostamenti in treno o autobus e nei giri in città, sia la sera che di giorno.

In viaggio con uno zaino da 26 litri per 4 settimane

Sono solita a scrivere nei quaderni che porto in viaggio la lista di ciò che scelgo di inserire nello zaino. Un po’ per rileggerla e migliorarla a fine viaggio e un po’ per tenerne traccia, nel caso sparisca qualcosa.

Lista per viaggio zaino in spalla
Lista per viaggi zaino in spalla – 3/4 settimane in estate

Questa è la lista che ho utilizzato negli ultimi due viaggi estivi zaino in spalla, durati 3 e 4 settimane.

Zaino

All’interno dello zaino ripongo principalmente i vestiti, i prodotti per il bagno e oggettistica utile. Per dividere e tenere ordinati i vestiti utilizzo contenitori morbidi e leggeri con la zip a forma di mezzaluna, adatti agli zaini. Sono comodissimi e riesco ad infilarci tutto, meticolosamente arrotolato.

  • 1° Contenitore per i vestiti: 5 magliette (la prossima volta voglio ridurre a 3), 3 pezzi tra canotte e body, 1 felpa, 1 jeans lungo (in estate lo eliminerei), 2 jeans corti, 1 vestito lungo comodo, 1 sciarpa leggera, 1 paio di leggins, 1 kway. Spesso porto con me pezzi talmente rovinati che non posso donarli, così li butto durante il viaggio e alleggerisco il peso.
  • 2° Contenitore per i vestiti: 4 mutande + 1 reggiseno, 1 costume da bagno, 2 asciugamani in microfibra (piccolo e medio), 1 pigiama. Porto solo 1 reggiseno perché di base non lo uso, sono più comoda senza ed è una cosa in meno da lavare.
  • Contenitore più rigido con il gancio da utilizzare in bagno: 1 spazzola piccola, trucchi minimi, deodorante, elastici, tester vari per sapone/shampoo/balsamo/crema, kit di pronto soccorso (disinfettante, cerotti, medicinali basic, cioè Tachipirina, Oki, Imodium), spazzolino, dentifricio e filo, forbicine per le unghie, tappi e maschera per dormire, fazzoletti, un pezzo di sapone di marsiglia.
  • Oggettistica nella tasca interna: coltellino svizzero, piccole posate pieghevoli, adattatore universale, lucchetti e chiavi da usare negli ostelli, borse di stoffa per i vestiti usati.

Per ridurre al minimo l’ingombro è necessario arrotolare tutto, anche l’intimo, e non lasciare spazi vuoti (ad esempio i calzini vanno tutti infilati nelle scarpe); per ridurre la quantità di vestiti ne porto pochi, che ogni settimana lavo. Con i calzini e le mutande è semplice perché basta lavarli nel lavandino e appoggiarli sulla testiera del letto, se si alloggia in ostello o in un’altra struttura turistica; quando dormo a casa di qualcuno invece, spesso posso utilizzare la lavatrice dell’host. In alternativa, la lavanderia a gettoni è una soluzione perfetta, soprattutto durante le ore più calde della giornata.

Per quanto riguarda le scarpe, ne porto 2 paia: dei sandali da trekking che indosso tutto il giorno e le Vans per la sera. Non sono ancora arrivata al livello “scarponcini da trekking all day long”, anche se sarebbe più sicuro indossare una scarpa che protegge la caviglia; eppure, da quando ho scoperto questi sandali, riesco (ancora) a fare a meno delle scarpe. Quando un’amica mi ha consigliato il brand, ero un po’ restia. Poi li ho provati e sono davvero comodissimi, anche per il trekking in collina, oltre che resistenti (nel 2021 compiono 4 anni). In più, riesco a sostituire le infradito, utilizzando questi sandali per la doccia, la piscina e la spiaggia. Infine, consiglierei il brand in quanto attento all’eco-sostenibilità.

Ma gli assorbenti? Fortunatamente, grazie agli anticoncezionali, non ne ho bisogno da anni, per cui non posso portare la mia esperienza personale. Tuttavia, per evitare prodotti usa e getta, probabilmente sceglierei la coppetta. Ho visto diverse ragazze bollire la propria coppetta nella cucina dell’ostello e mi sembra un’ottima soluzione.

Marsupio

Ho acquistato un marsupio vintage in un mercatino e lo uso molto spesso, sia in viaggio che nelle uscite quotidiane. È comodo perché ha 3 tasche: una grande, una piccola davanti e una minizip sul retro. È perfetto per avere a portata di mano e in una posizione sicura tutto ciò che uso di frequente. Qui riesco ad infilarci:

  • Documenti e fotocopie
  • Telefono
  • Portafogli
  • Tabacco e accessori
  • Amuchina e salviettine in formato mini
  • Alcuni meds di emergenza

Al marsupio lego un fischietto; può essere utile in caso di emergenza.

Zaino piccolo

Lo zainetto triangolare è comodo sia per i giri in città che durante i viaggi in autobus, treno o aereo. È grande come una borsa, per cui me lo lasciano sempre tenere. Qui ripongo:

  • Borraccia
  • Carica batterie e powerbank
  • Macchina fotografica
  • Libro, quaderno e penne
  • Cuffie
  • Qualche snack

Conclusione

Viaggiare con pochi beni materiali mi fa sentire molto più libera, sicura e soddisfatta; mi sento rassicurata dal non avere tante cose a cui badare e gratificata dall’essere riuscita a non avere bisogno di oggetti, che alla fine non avrei utilizzato.

Il prossimo obiettivo è ridurre il numero di magliette, riuscire a portare sempre la macchina fotografica e cercare, quanto più possibile, di evitare la plastica delle confezioni di sapone.

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