In questo articolo ti racconto come ho organizzato il mio viaggio di 3 settimane attraverso la Polonia dell’est, svolto in solitaria nell’agosto 2021 con i mezzi pubblici. Il desiderio è stato quello di conoscere la parte est della Polonia, capire se in qualche modo fosse diversa dalle regioni più a ovest (nel 2018 ero stata a Poznan, Breslavia e Cracovia) e per esplorare l’architettura modernista e brutalista. Ho visitato uffici, torri, complessi residenziali e abitazioni di massa costruiti in epoca comunista, oltre a bellissimi centri storici, con le loro piazze del mercato, i vicoli e le magnifiche chiese.
In questo articolo condivido le informazioni più logistiche legate al viaggio, oltre alla mappa con tutti i luoghi!
Perché la Polonia
Sono già stata in alcune città della Polonia occidentale, che ho trovato molto simili alla Germania dal punto di vista architettonico – perlomeno per quanto riguarda i centri storici. La parte orientale invece offre ottimi spunti per organizzare un irresistibile tour brutale!
Inoltre, ho scelto la Polonia in quanto l’ho considerata un Paese sicuro e semplice per un viaggio da fare durante una pandemia.
Organizzazione delle tappe
Le tappe hanno coinciso con le principali città, più facilmente raggiungibili considerando che mi sono spostata con i mezzi pubblici. In alcune zone infatti è preferibile avere la macchina. Inizialmente ho valutato Varsavia come prima tappa, per poi aggiungerne altre fino a Danzica, ma dopo una ricerca su cosa vedere, ho pensato di tornare a Cracovia, iniziando il tour da lì.
Prima di fissare le tappe è partita la ricerca compulsiva di Eastern Blocks che non conoscevo, oltre alle mete più classiche (già che ci vado). Guide e blog che condividono le top cose da vedere sono infinite e facilmente consultabili, anche se preferisco i siti ufficiali del turismo e affidarmi ai Points in città; mentre per trovare architetture particolari, brutaliste e moderniste, mi affido a gruppi Facebook specifici, Pinterest, Instagram e siti o blog settoriali come SOSBrutalism, Archidaily, a pubblicazioni e libri. Tuttavia, essendo complessi residenziali e/o, potenzialmente, strutture abbandonate, non è semplice trovarli e spesso utilizzo Street View per non perdere troppo tempo.
Una volta fissati i pins, che puoi vedere nella mappa alla fine dell’articolo, raccolgo informazioni su come spostarmi. Viaggiando da sola reputo più sicuro creare una “rete di informazioni” per sapere come muovermi una volta arrivata a destinazione.
Come sempre (Excel alla mano!) inserisco in un file drive tutte le informazioni, i link e i prezzi in ordine cronologico. Può sembrare da pazzi per chi viaggia senza troppa organizzazione, personalmente è una modalità con cui mi trovo molto bene, anche se sto imparando a gestire l’imprevisto senza troppe ansie (il mio host di Danzica non rispondeva ai messaggi..).
Mezzi di trasporto
Per questo viaggio ho usato il treno e l’autobus, sia bus cittadini che a lunga percorrenza.
Da Cracovia (sono arrivata qui in aereo) a Varsavia ho preso un autobus (circa 4 ore); ho usato l’autobus anche da Varsavia a Łodz (circa 2 ore). Da Łodz a Lublino invece ho preso un treno intercity con cambio a Koluszki (circa 4 ore e mezza) e da Lublino a Białystok ho scelto l’autobus (circa 6 ore). Infine, ho ripreso il treno per arrivare a Danzica (circa 7 ore) e un altro autobus per Poznan (circa 4 ore).
Visti i prezzi ridicoli (da 4 a 9 euro a tratta), la comodità dell’app e di internet a bordo, ho sempre scelto Flixbus per gli spostamenti in bus. Eccetto il wifi a volte non proprio performante, i viaggi sono stati soddisfacenti: non ci sono stati ritardi e i mezzi erano abbastanza puliti. Il treno invece l’ho prenotato a questo link. Gli intercity polacchi mi fanno sempre sorridere, soprattutto quando mi capitano quelli vecchi con le “salette” da 6 posti e i corridoi pieni di gente. Di solito le persone occupano il posto che ti è stato assegnato e rimangono finché non arrivi. Anche questa volta sono stati i più anziani ad aiutarmi a farmi largo tra gli altri passeggeri (i corridoi sono davvero stretti) e ad indicarmi il posto. Sono adorabili!
Per quanto riguarda gli autobus cittadini, ne ho presi davvero molti per andare da un edificio all’altro e Google Maps non arriva ovunque. Addirittura a Lublino e a Poznan non mi indicava nessun mezzo pubblico. È davvero utile scaricarsi l’app Jakdojade (la trovi a questo link) per muoversi più agevolmente. In più, quasi tutti i bus che ho preso offrono il wifi gratuito e leggere gli orari è facilissimo.
Altre due app da avere già impostate sono Uber e Bolt. Quest’ultimo in particolare è davvero economico e le corse sono frequenti. L’ho utilizzato a Lublino perché non avrei fatto in tempo con i mezzi a raggiungere il quartiere LSM. La corsa in bus costava circa 3 złoty e in Blot 6 złoty.
Infine, un’alternativa che in questo viaggio non ho sfruttato ma che mi sento di consigliare è BlaBlaCar, molto usato anche in Polonia.
L’alloggio
Per questo viaggio ho scelto diversi tipi di alloggi e imparato qualcosa di nuovo per il prossimo viaggio.
Ostelli: evitare quelli più economici e in centro. Se è necessario, (mi auto) consiglierei di prenotare solo la prima notte. A Cracovia non è stata un’ottima idea scegliere un ostello dal nome di un cocktail, non ho più 20 anni (: – a Danzica invece mi sono trovata benissimo allo Slowgate Hostel.
Guest House: ho prenotato un paio di notti a Kazimierz (Cracovia) e a Łodz. La cosa migliore è controllare su Booking e prenotare direttamente per risparmiare. Mi piace alternare ostelli con appartamenti o stanze singole a seconda di quello che mi va di fare. Il bello di viaggiare da soli è anche questo: se si ha voglia di compagnia si sceglie l’ostello, se si cerca un po’ di intimità e tranquillità ci si gode qualche notte in singola.
CouchSurfing: ho trovato ospitalità a Lublino, a Varsavia e a Białystok e sono stata benissimo, sia con le persone che a livello di comodità. L’host di Lublino è un ragazzo che lavora nell’arte con cui ho trascorso ore a chiacchierare, a Varsavia ho conosciuto la coinquilina della mia host, che era in vacanza, e ho avuto l’occasione di rispolverare il russo (lei è ucraina) e a Białystok invece sono stata in famiglia, un’esperienza unica! Durante il viaggio ho conosciuto altri viaggiatori e locali a Cracovia, Łodz, Danzica e Lublino, grazie a CouchSurfing. L’unica esperienza, se vogliamo, non positiva (ma nemmeno terribile) è stata a Danzica: il ragazzo che mi aveva confermato non si è più fatto sentire fino al giorno stesso ma a quel punto avevo già prenotato qualche notte in più in ostello.
(S)fortunatamente, sono una persona iper organizzata e l’idea di non avere un posto prenotato un po’ mi intimorisce. Grazie a queste esperienze e ai cambi di programmi all’ultimo momento, sto imparando che è semplicissimo crearsi un piano B in pochi minuti!
La mappa del tour
Ho raccolto in questa mappa i luoghi visitati in questo viaggio. Non troverai i siti più famosi e conosciuti, ma solo le tipologie architettoniche che mi interessavano, per lo più dagli anni ’60 ai ’90.
Le storie
Ho deciso di raccontarti 3 città in particolare che, più di altre, mi hanno emozionato: Cracovia, i suoi monumenti brutalisti e Nowa Huta, Lublino con il suo distretto LSM e il quartiere dei Falowiec di Danzica.
Link utili
Qui trovi un riepilogo dei link utili e delle app che ho utilizzato in viaggio:
- Mezzi di trasporto: Uber, Flixbus, Bolt, Intercity Poland, Jakodjade
- Qualsiasi app di cambio euro/złoty
- Guide online: il riferimento generale è Poland.Travel
- Cracovia: ho scaricato la guida in pdf di InYourPocket (inglese) ed essendo il secondo viaggio in città non ho preso parte a tour. Cracovia è una città molto turistica, sono sicura che il punto di informazioni è ben fornito. Inoltre, anche qui Walkative organizza i Free Walking Tour.
- Lublino: il centro informazioni è stato incredibile! Ho passato un’oretta a parlare con lo staff, che è davvero entusiasta della propria città. Sono stati loro ad aiutarmi a identificare gli edifici dell’LSM district. Anche qui si può prendere parte al Free Walking Tour ma, non avendo utilizzato questo servizio, non saprei valutarlo. Lascio anche il link del sito del turismo di riferimento.
- Varsavia: qui ho preso parte al Free Walking Tour in inglese. Il tour generico del centro storico è disponibile anche in italiano e come sempre l’offerta è libera. Riporto anche il link del sito del turismo e della guida pdf da scaricare (dovendo resistere con 5GB per circa 3 settimane trovo molto utile avere le guide pdf salvate nel telefono).
- Łódź: anche qui l’ufficio del turismo è ottimo! Per tutta l’estate, ogni sabato, organizzano tour a soli 10 złoty (circa 2 euro). Ho avuto la fortuna di essere stata l’unica ad essermi presentata quel giorno e la guida, Małgorzata, parla anche italiano e mi ha portato in giro per più di due ore, accompagnandomi anche in luoghi più in linea con i miei interessi. Ecco il link dell’ufficio del turismo e della guida in pdf.
- Białystok: qui sono rimasta poco perché fondamentalmente serve la macchina. Credo che, essendo una zona meno battuta dal turismo internazionale, siano un po’ meno organizzati rispetto ad altre città. La regione della Podlasie (dove si trova anche la foresta di Białowieża) e della Masuria (regione dei laghi) devono essere meravigliose ma non ben collegate dai mezzi pubblici. Per questa zona mi sento di consigliare questo blog, Anna è una vera esperta di Polonia ed, essendo italo-polacca, riesce bene secondo me a trasmetterci le innumerevoli meraviglie di questo Paese.
- Danzica: anche qui ho preso parte al Free Walking Tour di Walkative e utilizzato la guida in pdf di InYourPocket.
- Poznan: qui, dato che è stata la mia seconda volta in città, ho fatto proprio toccata e fuga solo per vedere un quartiere periferico a est del centro. Una delle mie più care amiche è proprio di Poznan ed è molto informata sulla sua città natale. Riporto comunque i riferimenti per scaricare la guida e il Free Walking Tour.
Buon viaggio!